Tagliaferro – Cresta Nord

La Cresta Nord del Tagliaferro è la via alpinistica per eccellenza dell’alta Val Sesia: con i suoi 900 metri di sviluppo, è immersa in un luogo selvaggissimo, spartiacque tra la Valle di Alagna e la Val Sermenza. 

Il lungo avvicinamento ci fa immergere nelle tradizioni Walser e ci si trova catapultati in un’altra epoca. Le difficoltà di stampo classico non devono però trarre in inganno, poichè il lungo avvicinamento, l’importante sviluppo, l’assenza quasi totale di protezioni e la ripida discesa fanno sì che sia richiesto un buon allenamento ed intuito nella ricerca dell’itinerario.

La nostra ripetizione, in una splendida giornata autunnale, ci ha riservato i primi assaggi dell’inverno, su cenge e tratti innevati e roccia fredda.

La nostra cresta un po’ innevata alle luci della luna e della prima alba
Ivan all’Eida Weg innevata
Dafne sui primi tratti dell’affilata cresta

Zona: Valsesia, Tagliaferro

Quota di partenza (m s.l.m.): 1411 al parcheggio di Rima San Giuseppe, 2324 per l’attacco della creste (Colle Mud)

Quota di vetta (m s.l.m.): 2964

Apritori: prima salita Bianchetti e Giupponi nel 1925

Sviluppo arrampicata: 900 metri circa

Tipo di apertura: tradizionale

Esposizione: nord nord-ovest

Protezioni presenti: 1 friend incastrato, 3 chiodi tradizionali, da considerarsi integralmente da proteggere

Difficoltà: IV+/V-

Note: la via è del tutto alpinistica. Si sviluppa su buona roccia, ma le protezioni sono pressochè assenti, salvo qualche chiodo. E’ necessario quindi intuito nel seguire l’itinerario e capacità di proteggersi con protezioni veloci. La maggior parte dell’itinerario si svolge di conserva. Alcuni tratti sono esposti

Equipaggiamento: normale da arrampicata, friends fino al 2 B.D., fettucce e cordini per spuntoni

Accesso: da Varallo Sesia, raggiungere Rima San Giuseppe (VC), parcheggio nei pressi del campo sportivo. In alternativa è possibile anche salire al Colle Mud da Alagna Valsesia.

Avvicinamento: da Rima San Giuseppe, oltrepassato il piccolo paese, si seguono le indicazioni per il Rifugio Ferioli e il Colle Mud (segnavia 296 GTA), che segue una splendida mulattiera che sale nel bosco con numerosi zig-zag. A quota 1700 m s.l.m. si incontra un bivio in cui si tiene la destra proseguendo su mulattiera (il sentiero a sinistra sarà il nostro rientro dalla Via Normale). La mulattiera continua a salire con pendenza costante e mai faticosa: è evidente che questa fosse un’importante via di comunicazione che un tempo le genti percorrevano anche con grandi carichi. Diradato il bosco si incontra il gruppo di baite di Valmontasca (1.810 m), quindi l’Alpe Vorco (2.080 m), per poi giungere al Colle Mud (2.324 m). Ore 2,00/2,30.

Dafne in cresta
Ivan e l’imponente ombra del Tagliaferro, dietro il Massiccio del Monte Rosa
Dafne sull’aerea fessura
Ivan

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Relazione

Dal Colle Mud (2.324 m), salire per prati scoscesi passando nei pressi di due lapidi: si punterà ad un evidente triangolo roccioso scuro visibile dal colle stesso. Salire quindi oltre le lapidi per evidenti tracce ripide e roccette tenendo leggermente la destra, passaggi di II/III-, raggiunto uno sperone rosso aggirarlo sulla destra salendo a destra del filo di cresta arrotondato. Da qui è visibile il triangolo roccioso. Si giunge quindi ad una sella con pietraia, da cui si prosegue aggirando a destra la placca liscia, passaggi di II e III-. Continuare quindi sul filo di cresta (presente un vecchio friend incastrato) e passare alla sinistra del filo di cresta sfruttando un camino, III, quindi proseguire lungamente sempre sul vago filo di cresta fino a raggiungere una zona di roccia di più scarsa qualità dalla quale ci si innesta sull’Eida Weg, la caratteristica cengia che attraversa tutta la Parete Nord. Qui salire senza percorso obbligato a destra della cresta fino a riguadagnarla su tratto affilato, III, che conduce ad un pilastro con chiodi e targhetta. Si sale la placca, V-, che conduce ad un diedro, IV+, (possibile aggirare sulla destra queste difficoltà), riguadagnando il filo di cresta e proseguendo sempre su tratti meravigliosamente esposti ed affilati, III+, fino a raggiungere un’ampia terrazza da cui è già ben visibile la vetta. Proseguire ancora su tratto aereo, III, che conduce alla pianeggiante cima, quindi per tracce verso il cippo di vetta. A seconda del proprio livello considerare dalle 3,30 alle 5,30 ore.

Discesa: scendere lungo la Via Normale del Tagliaferro verso il versante Sud su evidenti tracce e segnavia a bolli gialli ed ometti, abbassandosi in breve fino al Passo del Gatto (2.680 m). Qui prendere la traccia che scende per prati ripidi a sinistra verso Ovest (brevi tratti franati), che rapidamente si abbassa ad selvaggio ed ameno un pianoro erboso, da cui si discende sempre verso Ovest sul versante Nord del Moncucco. Lungamente ridiscendere fino a raggiungere il gruppo di baite di Alpe Scarpia di Sopra, quindi un secondo gruppo di baite dette Alpe Scarpia di Sotto. Qui il sentiero piega verso nord superando un vago crinale e portandosi verso la traccia di salita che, dopo aver superato il torrente, raggiunge. Da qui, per mulattiera di salita, ridiscendere a Rima San Giuseppe. Ore 2,00/2,30.

Dafne
Ivan in arrampicata, dietro l’ombra imponente del Tagliaferro
Dafne finalmente al sole osserva gli ultimi tratti di cresta
Il sole scalda anche Ivan
Cima

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