Torre Germana – Via Pastis

La Torre Germana è una struttura rocciosa che si innalza tra gli immani ghiaioni della Valle Stretta. La Via Pastis sale la Parete Sud con arrampicata tecnica ed atletica: è una via aperta con concezione moderna e ottima chiodatura a fix inox. La roccia richiede attenzione e delicatezza. 

Gianni sul primo tiro
Seba sul quarto tiro

Zona: Valle Stretta, Bardonecchia, Nevache

Quota di partenza (m s.l.m.): 1700

Quota di vetta (m s.l.m.): 2200

Apritori: Bruno Lomello, Piero Bertotto nel settembre 2019   

Sviluppo arrampicata: 240 m

Tipo di apertura: dal basso con fix inox, tranne il primo tiro che è stato aperto dall’alto

Esposizione: sud

Protezioni: fix inox 

Difficoltà: 6b, 6a+ obbl.

Note: arrampicata libera protetta a fix, molto bella, ma con roccia che va maneggiata con cura. La roccia anche se delicata è stata ripulita dalle numerose ripetizioni

Equipaggiamento: normale da arrampicata,  protezioni veloci inutili

Accesso: da Bardonecchia raggiungere la frazione di Melezet e proseguire in direzione del Colle des Echelles: giunti ad un bivio prendere a destra per la Vallée Etroite, proseguire per qualche chilometro e parcheggiare in prossimità di un ponte di legno vicino ad una fattoria

Avvicinamento: superare il ponte ed andare a destra costeggiando il torrente per circa 100 m. Giunti ad un pannello indicatore che parla degli antichi confini della Valle Stretta prendere a sinistra una traccia che sale nel bosco: superare un breve ghiaione con albero morto e dove la traccia si divide prendere quella che sale a sinistra tra gli alberi. Seguire il ripido sentiero fino ad arrivare ai ghiaioni che si attraversano per tracce verso destra, giungendo sotto la parete che si costeggia sempre verso destra, in direzione della “Monaca”, una struttura rocciosa forata staccata che sembra una monaca in preghiera. Un’ultima cengia porta a destra in prossimità di una breccia: scendere dal lato opposto, 10 metri, II, poi traversare costeggiando le rocce, verso destra, circa 80 m, aggirare uno sperone e salire 20 m fino alla placca dove parte la via, nome scritto in vernice nera. Ore o,50.

Gianni sul quinto tiro

Il tempo impiegato a scrivere queste relazioni sarà sempre speso a titolo volontario, ma le spese per il mantenimento del sito sono ingenti.

Se utilizzi abitualmente le nostre relazioni ed hai un account PayPal donaci il valore di un caffè o di una pizza: per te è poco ma per noi è fondamentale. 

Relazione

L1: salire un muro, 6b, poi giunti ad una cengia, andare leggermente a destra e salire uno sperone, 5c, sosta su fix con 2 maillon, 35 m
 
L2: attraversare la cengia e aggirare uno sperone sulla destra, poi tornare a sinistra, passi di III e rocce rotte, sosta su 2 fix, 35 m
 
L3: attaccare un muro sulla sinistra, 6a, poi salire il diedro e sperone, 5b, sosta su fix alla francese, 15 m
 
L4: salire un muro faticoso, 6a+, poi proseguire su roccia articolata e andare a sinistra con lame delicate, 6a+, sosta su due fix e anello di calata, 30 m
 
L5: salire la placca verso destra, 6a, poi affrontare il muro con ristabilimento impegnativo, 6b, tornare a sinistra, 6a, poi muro finale, 6b, sosta con anelli da calata, 20 m
 
L6: salire un muretto e traversare a destra, 5c, poi salire un vago spigolo a sinistra di un canale, 5c, poi un bombamento ben appigliato, 5c, sosta su fix con anelli, 25 m
 
L7: salire un muro lavorato, 5c, sosta da calata, 15 m
 
L8: salire un muro giallo a sinistra, 6a+, poi traversare lungamente a destra, sosta su fix, 35 m
 
L9: traversare leggermente verso destra, prendere il diedro con roccia rotta, dopo circa 5 m prendere lo spigolo a destra, superare un bel muretto tecnico, costeggiare il grande pino e sbucare in vetta, 6a+, 30 m 

Discesa:

A: da L7 calate in doppia lungo la via

B: dalla cima spostarsi in direzione nord e scendere ad una prima forcella, scendere verso destra in un canalino franoso, spostarsi poi verso sinistra e raggiungere una breccia tra la parete e un piccolo gendarme molto evidente. La sosta di calata si trova circa 2 metri sotto la breccia sul retro del gendarme. Calarsi per circa 30 m fino ad una cengia detritica che si segue in direzione nord in orizzontale fino a raggiungere un fix con maglia rapida. Scendere un muretto di circa 7 metri, II, che porta ad un colle. Seguire la traccia che scende verso canali detritici costeggiando il lato sinistro del canale adiacente alla torre. Successivamente a seconda delle condizioni della pietraia scendere alla meglio per raggiungere la base della torre ritornando in prossimità dell’attacco della via, dove si riprende la traccia di salita. Seguirla andando verso destra fino ad un punto dove un’evidente traccia scende sui ghiaioni direttamente: qui è possibile “sciare” i ghiaioni fino ad incrociare la traccia che riporta verso destra al ponte e quindi all’auto. Ore 1.

Seba sul sesto tiro
Gianni sul settimo tiro

Solo per vielunghe.com, usufruisci del codice sconto GRIVEL del 20% su tutti gli articoli

Al checkout del tuo carrello, inserisci il codice seguente: VIE_LUNGHE_VDA

Se hai bisogno di copiare, chiedici!